Mascherine riciclate e trasformate in oggetti: in scatole, giocattoli, pellicola plastica. Il progetto "reci-mask" iniziato mesi fa può dirsi concluso. È stata un'idea dei giovani del Circolo delle Idee di Mondovì realizzata dal Politecnico: raccogliere mascherine usate, sanificarle, e lavorarle fino a farle diventare oggetti di comune utilizzo. Una trovata geniale che è valsa un premio: il riconoscimento per i progetti giovanili dell'associazione Comuni virtuosi italiana.
Un progetto da subito sostenuto dall'Amministrazione comunale monregalese, facente parte dei Comuni virtuosi, che ieri sabato 17 settembre, nel cortile del Museo della stampa, ha voluto presentare gli esiti del progetto e ha ribadito il plauso al Circolo e all'iniziativa.
L'ing. Fulvia Cravero, del Poli: «Quando è esplosa la pandemia, l'Italia si è trovata a gettare nella spazzatura 100 milioni di mascherine ogni settimana - ha detto -: una quantità di rifiuti enorme, gigantesca. Tutti ci stavamo chiedendo se fosse possibile riciclarle, masapevamo che il problema era: come le raccogliamo? Come le sanifichiamo? Il progetto dei giovani di Mondovì ci ha dato la risposta e abbiamo avviato la sperimentazione». Hanno collaborato gli istituti scolastici, gli uffici comunali e anche aziende private.
Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 21 settembre 2022