“Antichi Sapori” compie 10 anni: «La forza del gruppo è il nostro segreto»

Nel 2012, a soli 21 anni, Andrea Ghiglia ha aperto la prima panetteria, al Borgato. «La crisi generale ci spinge a fare sempre meglio. Un lavoro durissimo, ma molto gratificante»

Andrea ed Elisa, con i figli Alessio e Beatrice

Andrea Ghiglia, monregalese, aveva appena 21 anni, il 13 ottobre del 2012, quando con grande coraggio (e un pizzico di sana follia) decise di aprire la sua prima panetteria, “Antichi Sapori”, a Mondovì Borgato, insieme all’allora fidanzata Elisa. Da quel giorno, Andrea ed Elisa si sono impegnati anima e corpo nel loro progetto, senza mai mollare, senza concedersi grossi sfizi, lavorando e compiendo sacrifici, giorno per giorno. Il loro sogno è cresciuto man mano, gli orizzonti si sono ampliati, si sono sposati nel 2016, poi nel 2018 hanno rilevato anche una seconda panetteria, a Carrù, dove oggi hanno il laboratorio. Nel frattempo sono nati i loro bellissimi bimbi, Alessio di 4 anni e Beatrice di 2. Andrea ha scelto un lavoro durissimo, che “ti stravolge la vita”, ci spiega, che ti fa alzare dal letto prima di mezzanotte e ti concede di tornare a riposare, se va bene, verso il mezzogiorno del giorno successivo. La crisi da Covid prima e il caro bollette ora, ovviamente, sono preoccupazioni quotidiane. Lui però ha le idee chiare ed è determinato a non mollare, anzi spiega che andrà avanti con ogni mezzo e con tutte le forze, perché in testa ha moltissime idee e nuove sfide da giocare e da vincere. «Ho iniziato a fare il panettiere a 16 anni, d’estate, mentre andavo a scuola. Arrivavo al lavoro ogni mattina alle 4, prendevo 4,50 euro all’ora, volevo comprarmi il motorino. Quando, giovanissimo, ho aperto la mia prima panetteria, tutti hanno pensato che fossi matto – spiega –. Oggi, a 10 anni di distanza esatti da quel giorno, sono più convinto che mai della scelta che ho fatto. Abbiamo iniziato a lavorare in due, io ed Elisa, oggi siamo in sei e portiamo avanti un’attività che rifornisce ristoranti, bar e privati. La fatica è tanta ed i ritmi di lavoro estenuanti, ma veniamo ripagati dei nostri sforzi sapendo che, grazie a noi, ogni giorno centinaia di persone hanno pane fresco e genuino in tavola, preparato con meticolosa attenzione nella scelta degli ingredienti». Se chiediamo ad Andrea quale sia la chiave del suo successo, non ha dubbi: «Il gruppo è la vera forza di “Antichi Sapori”. Con Daniele, Andrea, Luisa ed Emanuela formiamo davvero un bel team, siamo una grande famiglia, ci sopportiamo e ci supportiamo e siamo molto uniti: li ringrazio di cuore. Lavoriamo a volte anche 15 ore al giorno, ma siamo contenti perché facciamo quello che ci piace. Siamo spesso stanchi, è vero, ma sempre soddisfatti e orgogliosi».

«Che soddisfazione quando ci dicono che il nostro pane profuma di buono, di casa»
«La mia più grande soddisfazione, in tanti anni? Sentirmi dire dai clienti che il nostro pane profuma davvero di pane, di buono, di casa. Mi piacerebbe che la mia storia servisse anche per dare speranza e nuova spinta a tanti giovani che invece si trovano in grossa difficoltà nel mondo del lavoro – aggiunge –. Nessuno ci regala nulla, ma con l’impegno e la determinazione si possono raggiungere traguardi importanti». Andrea ha sempre dedicato anche una parte del suo tempo al sostegno dei bisognosi. Negli anni ha donato circa 1.800 kg di pane alla Comunità della Mellea, ad esempio, e anche ora sarebbe disponibile a regalare i prodotti invenduti a fine giornata, ad Associazioni che ne abbiano bisogno e che possano occuparsi del ritiro sul posto. La chiusura è un messaggio di positività per l’intero settore: «La crisi mette alla prova tutti. Questo però non è il momento di arrendersi, anzi, ora più che mai è necessario impegnarsi ancora più a fondo, tirare fuori nuove idee, ingegnarsi per uscire a testa alta da questa brutta situazione. Bisogna resistere. Ce la faremo, ne sono sicuro».

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