Palestre, il VBC deve pagare 60 mila euro. La società: «Tanti lavori a nostre spese» – ARTICOLO INTEGRALE

Parte il “piano di rientro” per saldare i conti a rate col Comune dopo un lungo contenzioso con la Provincia

È una situazione complessa, quella che ruota attorno alle palestre. Ma la notizia più importante è che oggi questa annosa vicenda si sta finalmente per risolvere. Perché a monte di tutto c’è un debito, di 60 mila euro, che la Provincia chiede al Comune di Mondovì e il Comune ribalta sul VBC – la società di volley maschile –, che fino al 2016 aveva in concessione tutte le palestre provinciali in città. Ovvero il “Pala Manera”, il “Palaitis”, le due palestre del “Baruffi” e quella di Metavia (oggi inutilizzabile, danneggiata dalla frana dell’Alberghiero).
Il debito è il risultato di un accumulo di anni, in una complicata “triangolazione” tra Provincia, Comune e gestore che ha creato diversi malumori. Come si arriva a questa situazione? Andiamo per ordine.

LA GESTIONE DELLE PALESTRE:  LA CONVENZIONE
Cominciamo dal principio. Mondovì ha due grandi palestre, ovvero il “Palamanera” e il “Palaitis”, che – al di fuori dell’utilizzo scolastico – sono usate prevalentemente da tre società sportive ovvero quelle del volley (VBC, maschile, e LPM, femminile) e del basket. La Provincia le affidava in concessione a una società, il VBC appunto, in cambio del pagamento di 15 mila euro all’anno. Questi soldi andavano pagati dalla società al Comune che poi, di rimando, li “girava” alla Provincia. Il VBC, a sua volta, concedeva il palazzetto alle altre società sportive e incassava i soldi delle ore di utilizzo. Una cosa normalissima. I soldi servivano, in gran parte, per pagare le spese di riscaldamento.

I DEBITI
La vicenda si complica nel dicembre 2011, quando viene stipulata la nuova concessione, che aveva durata quinquennale ed è scaduta nel 2016. Una sorta di progetto pilota, guidato dalla società di pallavolo maschile, che andava ad unire la gestione di tutte le palestre provinciali in città. In quel momento venne alla luce che il VBC era indietro coi pagamenti fin dal 2009. Nel 2012 il Comune mise per iscritto gli insoluti che, all’epoca, ammontavano a circa 47 mila euro. Somma che, nel corso degli anni, è ulteriormente lievitata fino a 95 mila euro. Alla fine la Provincia, dopo mesi di tira e molla che vedremo nel dettaglio, è arrivata ad una cifra più bassa. È il sindaco stesso a confermarlo: «Oggi il VBC ha un debito col Comune di 60 mila euro – afferma Paolo Adriano –, la stessa cifra che la Provincia ha chiesto al Comune. Sulla base del vigente Regolamento comunale in merito, gli uffici hanno accordato alla società VBC una rateizzazione, che deve essere garantita dell’emissione di una fidejussione».

IL VBC: «ABBIAMO USATO QUEI SOLDI PER FARE LAVORI»
Come si è arrivati a una situazione del genere? Il VBC non ci sta a passare per “quello che si intasca i soldi”. Secondo la società questa situazione è frutto di un lungo “stallo” con la Provincia in relazione ai lavori e alle spese che la società ha effettuato sugli impianti e su quando l’Ente avrebbe poi dovuto riconoscere al VBC stesso. E, in attesa di chiarimenti, la società aveva sospeso i pagamenti. «Abbiamo usato quei soldi per fare lavori urgenti alle palestre. Opere per cui serviva agire subito e non potevamo aspettare le tempistiche della Provincia. Soprattutto ai tempi dei Campionati in Serie B avevamo anche molte difficoltà a farci “sentire” e abbiamo atteso molto a lungo le delucidazioni della Provincia». Le fatture che il VBC ha in mano sono chiare: lavori agli impianti di illuminazione per 30 mila euro (a “Palaitis” e “Palamanera”), lavori alle tubazioni e ai sanitari. «Senza quegli interventi noi e le altre società non avremmo potuto giocare, non ci sarebbe arrivata l’omologazione per i campi. Ma la Provincia ci ha riconosciuto quei lavori solo in parte». E le cifre contestate prima della convenzione del 2011 «sono da addebitare alle medesime ragioni». Il debito di 60 mila però è scritto sulle carte ufficiali. «Pagheremo al nostra parte, che sicuramente è la più ampia – afferma ancora la società – e dovremo ripartire quella restante». Qua potrebbe aprirsi un nuovo stallo, dal momento che le altre due società hanno versato per anni, al VBC, le loro cifre per l’utilizzo delle palestre. Almeno fino al 2014.

IL COMUNE ANTICIPA I SOLDI: MA POI CHE SUCCEDE?
Entro la fine di novembre, il Comune salderà l’intero debito con la Provincia. Questo, grazie al fatto che negli anni passati, dal 2012 al 2016, l’Amministrazione Viglione – forse immaginandosi che qualcosa sarebbe andato storto – mise da parte 15 mila euro all’anno di fondi propri, così da non doversi trovare a non sapere dove prendere le risorse.
Ma da domani, che succede? Il piano di rientro prevede 36 rate, di cui la prima scade il 15 novembre. Il VBC non ha ancora prodotto la fidejussione richiesta dagli uffici, «ma la procedura non è semplice e neppure del tutto chiara», dichiara la società. I prossimi giorni saranno cruciali. Se le rate non verranno pagate entro le scadenze, il Comune potrebbe far scattare la procedura di riscossione coattiva, ma questa sembra è una prospettiva abbastanza lontana.
Resta l’incognita su cosa avverrà nel futuro… dal momento che a partire dal 2019 la Provincia dovrebbe tornare a cercare un gestore. Il Comune potrebbe farsene carico? Il sindaco non si sbilancia: «Siamo in attesa che la Provincia formalizzi la proposta di una nuova convenzione di gestione. Una volta formalizzata capiremo quali saranno le opzioni a disposizione del Comune: l’auspicio è che nel 2019 si possa dare avvio alla nuova gestione».

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