GIORNATA DELLA MEMORIA – Quelle pietre che non dimenticano

Oggi a Mondovì la posa delle “Pietre d’inciampo” per i monregalesi deportati nei campi di concentramento.

Sono pezzi di memoria solidi come la roccia. Si chiamano “Pietre di inciampo” – un simbolo ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig (lui le ha chiamate “Stolpersteine “) per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. In sostanza sono delle mattonelle grosse quanto i cubetti di porfido coperte da targhe di ottone che riportano i nomi delle vittime dei lager. Vengono posati e incastonati davanti all’ultima abitazione della vittima. Fino ad oggi sono state installate più di 50 mila pietre in tutta Europa. Per iniziativa della Scuola media “Cordero” dell’Altipiano, tre verranno posate a Mondovì davanti all’abitazione di Pia, Aldo e Beniamina Levi.

I tre monregalesi sono i figli di Isacco e Anna Segre, nati a Mondovì nel rione di Breo in via Sant’Agostino e morti ad Auschwitz,·in nome della follia delle leggi razziali promulgate dal Governo fascista nel 1938 e portate avanti dalla Repubblica di Salò. La proposta della Scuola è stata accettata e condivisa dalla Giunta comunale che da qui si è attivata per realizzarla. Gli alunni della Media “Cordero” hanno anche realizzato un’accurata ricerca storica sulle figure dei tre concittadini.

Le “Pietre di inciampo” verranno posate in occasione della Giornata della Memoria 2018. Sul tema esiste persino un progetto regionale (che però non ha a che vedere con l’autonoma iniziativa monregalese), realizzato in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza di Torino, la Comunità Ebraica di Torino, il Goethe Institut e l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned). «Da quest’anno non raccontiamo solo la deportazione torinese, ma ci allarghiamo a tutto il Piemonte - ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione - a testimonianza di quanto terribile e diffusa sia stata quell’esperienza».

Morirono ad Auschwitz

Pia Levi
nata a Mondovì il 17/05/ 1899, fu arrestata a Saluzzo il 21 gennaio 1944 e internata nel campo di Borgo San Dalmazzo il 26 gennaio 1944. Trasferita nel luogo di raccolta del campo di Fossoli con il convoglio n. 8, morì ad Auschwitz in data ignota.

Aldo Levi
nato a Mondovì il 26/08/ 1905, fu arrestato a Torino il 28 gennaio ‘44, poi trasferito nel campo di di Fossoli. Partito per Auschwitz con il convoglio n. 10, il 16/05/1944, vi morì in data ignota.

Beniamina Levi
nata a Mondovì il 20/02/ 1917, fu arrestata a Saluzzo il 21 gennaio 1944 e internata nel campo di Borgo. San Dalmazzo il 26 gennaio 1944. Trasferita nel luogo di raccolta del campo di Fossoli con il convoglio n. 8, partì per Auschwitz il 22 febbraio 1944 e vi arrivò quattro giorni dopo. Morì nel campo di concentramento dopo più di un anno, il 4 marzo 1945.

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