Come era previsto, è rientrata lo scorso 30 dicembre da Lai in Tchad, dove era impegnata come volontaria a sostegno delle attività del centro diocesi e dell’animazione in “Talità kum” l’iniziativa rivolta in particolare a ragazze bisognose di appoggio, di formazione e di accoglienza. Rosanna Cavarero in un certo senso ha un po’ completato la sua articolata esperienza “africana” prima in Camerun per un anno, poi in terra congolese per un decennio ed ora dal 1999 appunto in Tchad sostenuta in particolare dall’Associazione “dieci agosto”. Sono stati quindi 27 anni di presenza missionaria in Africa, vissuti con grande discrezione e con forte dedizione. Senza mai abdicare ad una profonda lucidità d’analisi sulla realtà africana, anche della Chiesa locale in cerca di percorsi credibili tra la gente. Ora è a Mondovì Carassone. “Sì, è stato un po’ un addio – ci dice al telefono –. Personalmente ho fatto tutte le valigie per tornare in Italia. Nel distacco da Lai, dove sono giunta quando si trattava di organizzare la diocesi appena eretta, ho provato sentimenti contrastanti: non era e non è in discussione la scelta di rientrare, ma nello stesso tempo sono stata toccata al cuore dalla gente, dai bambini, dai poveri… con cui ho vissuto. Il vescovo mons. Miguel Angel Sebastian Martinez, con cui ho collaborato direttamente tutti questi anni, mi ha invitata a tornare almeno in alcuni momenti di particolare bisogno. E’ una possibilità che non escludo. Ma intanto adesso sono qui e debbo anche un po’ riordinare tutti i miei pensieri sull’Africa che ho maturato dentro di me”. Mentre le diamo un cordialissimo “bentornata”, ci ripromettiamo di riparlare con calma, con Rosanna Cavarero, e di far tesoro della sua preziosa esperienza in zone davvero cruciali e tra le più povere del pianeta, sfiorate anche dai fondamentalismi fanatici come quello di Boko Haram.
Rosanna Cavarero, addio all’Africa, dopo 27 anni da volontaria in missione
È rientrata lo scorso 30 dicembre – Era impegnata a Lai in Tchad