Un “picco” anomalo, di cui l’Arpa non sa ancora darsi spiegazioni. «Ma verificheremo – assicura il dr. Silvio Cagliero, dirigente dell’Arpa di Cuneo –, perché quei dati sono effettivamente molto strani. In un periodo molto breve, fra luglio e agosto, il quantitativo di nichel nell’aria a Mondovì ha raggiunto livelli parecchio alti, molto al di sopra della media». Il dato spunta fuori dal rapporto di Arpa sulla qualità dell’aria in Granda. Il picco è stato registrato sia nel 2014 che nel 2015. Un dato “strano”: circoscritto a un arco di tempo così netto lascia intendere una causa precisa. Potrebbe essere legato alle attività di manutenzione di una fabbrica? «Non lo sappiamo ancora – afferma Cagliero –, ma stiamo facendo degli accertamenti».
Il rapporto di Arpa Cuneo si basa sui dati incrociati delle varie stazioni di rilevamento sparse per la provincia: Cuneo, Mondovì, Saliceto, Alba e Bra. La centralina di rilevamento dell’Arpa a Mondovì si trova lungo via Torino, a fianco al Consorzio Agrario: una strada molto trafficata, il ramo della statale 28 che si immette in Mondovì, che ovviamente deve fare i conti anche coi numerosi mezzi pesanti che entrano in città.
Poi, c’è il dato anomalo sul nichel: un metallo, a volte usato nelle vernici, che a Mondovì è stato registrato in altissime quantità rilevate nel 2014 fra luglio e agosto e nel 2015 solamente a luglio. Un picco così alto che nella media annuale, spalmata quindi sui 12 mesi di cui 10 assolutamente normali, rende il dato di Mondovì quattro-cinque volte più alto di quello delle altre zone. Cagliero: «Un’anomalia molto strana e molto grande, che ci è balzata subito agli occhi. A cosa è dovuto? Ancora non lo sappiamo. Stiamo facendo degli approfondimenti».
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 13 luglio 2016