Wake Up: ecco perché il festival di Mondovicino può diventare l’evento musicale della città

Chissà che in futuro non sia questo l’evento di richiamo dell’estate monregalese per il pubblico giovanile.

Lo scriviamo sperando di non essere smentiti dai fatti: forse “Wake Up” è cominciato come “Festival di Mondovicino”, ma potrebbe diventare qualcosa di molto di più. E chissà che in futuro non sia questo l’evento di richiamo dell’estate monregalese per il pubblico giovanile.

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Ci sono due cose che fanno riflettere e che puntano a pensare in questa direzione. Primo: la presentazione dell’evento. “Wake Up 2017” si annuncia con una conferenza stampa ufficiale che si svolgerà non nella location commerciale di Mondovicino… ma in municipio. Un profilo “istituzionale” già fin dall’inizio, con tanto di invito ai giornali trasmesso dal sindaco. Secondo: il palinsesto non include solo concerti ma, come si vede dal programma, anche talk-show in centro a Breo con ospiti di primo piano del mondo della musica e del web.

Quindi: c’è un coinvolgimento del Comune e un avvicinamento, anche fisico, al centro della città. Una formula che ricorda moltissimo – ma proprio tanto – quella di un evento come “Collisioni”, con la differenza che qui il target è assolutamente diversificato e punta sui giovanissimi. Questa è la seconda edizione di “Wake Up”, ed è già stato fatto un passo in avanti rispetto alla prima. Segno che l’evento punta a crescere. Aggiungiamo un tassello: alle spalle, c’è un nome imprenditoriale assolutamente locale, che con questo Festival dimostra di volersi integrare ancora di più con la città, evidenziando così che non ci sono guerre fra l’outlet che sorge alla periferia e il centro. Lo ripetiamo, speriamo di non essere smentiti dai fatti: ma queste sono ottime premesse.

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