La “chiesetta intelligente” di San Bernardo di Piozzo, alla quale si può adesso accedere direttamente tramite smartphone, senza la presenza di una guida, ha una “sorella gemella”. Si tratta della cappella di San Sebastiano a Giaveno, alla quale è stato applicato lo stesso sistema che permette la visita in autonomia, tramite la app “Chiese a porte aperte”. Lunedì, nel giorno di Pasquetta, abbiamo “testato” anche la chiesetta del Torinese. Il funzionamento è analogo a quello di San Bernardo, anche se qui il ciclo pittorico è decisamente più “ristretto”. Dopo aver sbloccato l’apertura elettronica della porta principale con il cellulare, si accede alla chiesetta. A questo punto, musiche medievali ed una voce narrante guidano i presenti alla scoperta degli affreschi, mentre un serie di appositi faretti posizionati in alto illuminano, di volta in volta, il riquadro oggetto della descrizione. Piozzo e Giaveno, grazie al nuovissimo progetto di “Città e cattedrali”, sono attualmente gli unici due beni ecclesiastici italiani visitabili in completa autonomia. La Fondazione Crt, sponsor principale dell’iniziativa, per il 2018 ha già stanziato nuovi fondi per poter estendere il progetto ad altre chiesette e cappelle piemontesi. Un’iniziativa davvero interessante e molto utile, che permetterà in futuro di far conoscere sempre più i tantissimi gioielli d’arte e architettura disseminati sul nostro territorio.
San Sebastiano, la chiesetta “gemella” di San Bernardo di Piozzo
Abbiamo visitato in autonomia, con lo smartphone, anche la cappella di Giaveno, nel Torinese