Sono in cammino da stamattina, zaino in spalla, sulla via Francigena. Venti giovani dai 17 ai 30 anni, provenienti dalla diocesi di Mondovì e di Saluzzo hanno iniziato il loro viaggio lungo la via Francigena verso Roma. Un cammino non solo metaforico e spirituale, ma anche fisico: con scarpe e zaino in spalla, per raggiungere Roma, dove Papa Francesco incontrerà tutti i giovani italiani l’11 e il 12 agosto, in vista del Sinodo dei vescovi di ottobre.
Viaggio che è partito stamattina da San Quirico d'Orcia alle 6.30 sperando di camminare il più al fresco possibile. Sono 33 km da fare con in spalla zaini che vanno dagli 8 ai 13 kg, ma con nel cuore la certezza che sarà un cammino che cambia nel cuore e nello spirito. Don Marco giordanengo, nella preghiera serale, ha detto che il vero cammino "non è solo andare avanti ma scendere in profondità in sé stessi, là dove Dio parla alla nostra vita". Partiti con la certezza che siamo "nati per camminare", e che il cammino condiviso con altri, per quanto faticoso, è sempre arricchente.
Dieci giorni di cammino lungo la via Francigena, da San Quirico d’Orcia in Toscana fino a Roma. Accompagnati da don Pucci e da don Giordi, vivranno un’esperienza di cammino che impegnerà tanto le gambe quanto il cuore: un cammino che è anche occasione di riflessione, di preghiera e condivisione. Li aspettano una media di 25 km al giorno lungo la via Francigena, nella fatica e nella bellezza, con soste nelle palestre o nelle strutture parrocchiali dei luoghi attraversati. A partire dalla penultima tappa, il gruppo di Mondovì e Saluzzo si unirà ai 93 ragazzi della diocesi di Cuneo partiti negli stessi giorni da Assisi, percorrendo con loro gli ultimi km verso Roma.
Altri 56 ragazzi di Mondovì partiranno invece il 9 agosto, per raggiungere i giovani del Piemonte e della Valle d’Aosta a Torino: dopo la festa a Venaria e la visita speciale alla Sindone arriveranno a Roma nella giornata dell’11 agosto, in tempo per riunirsi agli amici già partiti e vivere insieme i due giorni di incontro con Papa Francesco, dal titolo “Siamo qui!”.