«I posti letto covid nelle case di riposo non sono la soluzione». Lettera dei sindacati uniti

Lettera dei sindacati: «I posti letto covid nelle case riposo non sono una misura sufficiente: non c'è isolamento e mancano i dpi». I fatti confermano l'allarme

Case di riposo Piemonte

Lettera dei sindacati: «I posti letto covid nelle case riposo non sono una misura sufficiente: non c'è isolamento e mancano i dpi». I fatti confermano l'allarme

Il tema è purtroppo molto semplice: il contenimento nelle case di riposo potrebbe non bastare. La questione, di cui ormai si ha contezza anche nei numeri reali, viene così sintetizzata dai sindacati: Le Rsa non sono dotate di padiglioni isolati atti a garantire la separazione fisica degli spazi, ma ancor di più non sono in grado di fornire risposte alla necessità di avere una doppia struttura di personale senza contatti. Inoltre, i dispositivi di protezione individuali sono stati da sempre carenti ed in alcuni casi addirittura assenti». Insomma: le case di riposo rischiano di diventare "pentole a pressione".

LEGGI ANCHE - Coronavirus, la situazione nelle Case di riposo: «Temiamo siano bombe a orologeria»

Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs hanno scritto in questi giorni al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, e all'assessore regionale alle Politiche Sociali, Chiara Caucino, in merito ai contenuti di due distinte Delibere Regionali che rischiano di vanificare tutti gli sforzi fin qui fatti per contenere la propagazione del virus. «Seppur consapevoli della forte esigenza di diminuire la pressione delle strutture ospedaliere pubbliche in questo momento di straordinaria emergenza, riteniamo tuttavia che i posti letto delle Residenze sanitarie assistenziali per anziani (Rsa), non siano la soluzione».

LEGGI ANCHE - Decedute due ospiti all’Opera Pia di Garessio: una era positiva al tampone

Il punto, per i sindacati, semplice: «A livello strutturale le Rsa non sono dotate di padiglioni isolati atti a garantire la separazione fisica degli spazi, ma ancor di più non sono in grado di fornire risposte alla necessità di avere una doppia struttura di personale senza contatti. La riconversione dei posti letto non prevede un'implementazione delle attuali dotazioni organiche. Gli attuali protocolli prevedono che il personale adibito ai reparti COVID non possa essere utilizzato altrove, temiamo, quindi un utilizzo promiscuo delle maestranze. L'attuale minutaggio operatore/paziente, medico/paziente e infermiere/paziente definito dalla normativa Regionale di riferimento, risulta essere già molto al di sotto del fabbisogno. Pensare di diminuirlo ulteriormente in una situazione di emergenza come quella che stiamo affrontando è impossibile».

Non solo: «Inoltre, da quando si è verificata l'emergenza, i dispositivi di protezione individuali sono stati da sempre carenti ed in alcuni casi addirittura assenti come dimostrato tra l'altro dal crescente numero di casi positivi al COVID 19 tra il personale che opera nelle strutture, motivo per cui chiediamo alla Regione di fare subito il tampone a tutto il personale delle Rsa, ed agli utenti, che è il primo che si sta ammalando e trasmettendo il virus sia a casa, sia in struttura, vanificando tutti gli sforzi messi in atto fino ad oggi. Inoltre, alla luce dei recenti focolai che si stanno verificando ed ampliando proprio nelle case di riposo, e alla luce delle indicazioni del Ministero della Salute, che informano che la maggior parte dei casi di COVID-19 si manifesta in persone anziane e che il 99% dei decessi avviene in persone con più di 60 anni e con patologie di base multiple, come la maggior parte degli utenti delle RSA, riteniamo la scelta operata dalla Regione, molto rischiosa per la salute dei lavoratori e della collettività, e per questi motivi chiediamo alla Regione di fare un passo indietro e prendere in considerazione delle alternative, come ad esempio individuare strutture vuote presenti sul territorio piemontese da adibire interamente all'accoglienza di degenti COVID-19 con personale specializzato dedicato. Ad aggravare il quadro, si aggiungerebbe la possibilità prevista nella delibera di inserire personale sprovvisto della qualifica di operatore socio sanitario, inficiando per forza di cose la qualità del servizio erogato e le prestazioni rese ai degenti».

____

VUOI ESSERE SEMPRE INFORMATO?
Sì, voglio le news gratis in tempo reale - ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM - CLICCA QUI
Sì, voglio le top news gratis ogni settimana - ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER - CLICCA QUI

Piazza Ellero, il Comune di Mondovì costretto trovarsi con entrambe le tettoie chiuse

Mondovì Breo potrebbe trovarsi, per un tempo indefinito, con entrambe le tettoie del mercato chiuse per lavori. Una bella grana, che casca in testa al Comune senza che ci sia molto da fare per...

Traffico in tilt a Ceva: il sindaco incontra il referente Anas

A poche ore di distanza dai disagi alla viabilità che si sono verificati durante il ponte del 25 Aprile nel Cebano e nella Valle Tanaro, il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone ha incontrato il...

25 Aprile a Magliano: il sindaco Bailo ha ricordato il partigiano “Gabbi”, Pietro Burdisso

Giovedì 25 aprile, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, il Comune di Magliano, le Associazioni del paese e i cittadini si sono ritrovati sulla piazza del municipio. Dopo l’alzabandiera del Gruppo...

A Mondovì nasce la Comunità energetica “MondoCER”: fotovoltaico sul tetto del CFP

Nasce a Mondovì "MondoCER", la comunità energetica cittadina per produrre energia da fonti rinnovabili: un impianto fotovoltaico installato sui tetti del CFP, il Centro di formazione professionale al "Beila". Un impianto da 20 kWp...

“Dietro la collina”: il nuovo romanzo di Paolo Fiore

Angelo Branduardi, Simon and Garfunkel e adesso Francesco De Gregori: l’ultimo capitolo delle “Storie del Monte Regale” partorite dalla fantasia di Paolo Fiore come i due precedenti porta nel titolo un riferimento musicale, nella...
gruppo figli genitori separati

Gruppo di ascolto e confronto dedicato ai figli dei genitori separati

Diamo voce ai nostri figli! A Mondovì un Gruppo di ascolto e confronto dedicato ai figli dei genitori separati Lo studio “La Giraffa - Professionisti per la gestione del conflitto”, nell’ambito delle iniziative avviate, propone...