Asti-Cuneo, arriva il sì del CIPE. Dadone: «L’autostrada si può completare»

«L'Asti-Cuneo si farà. Senza proroga delle concessioni, con un giusto valore di subentro e senza aumenti di tariffe su entrambe le tratte, A4 compresa, fino al 2022». Lo afferma oggi il ministro per la PA Fabiana Dadone, che dichiara di aver seguito l'ultima riunione del CIPE che ha dato il parere favorevole al nuovo schema di finanziamento. «Stiamo parlando di un'operazione da 626 milioni di euro - afferma Dadone -, di cui 350 milioni per completare la A33. Ringrazio il presidente Conte per la cura e l'attenzione con cui, anche stamattina, ha seguito il dossier».

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Sarà davvero la volta buona? Tutto il Piemonte spera di di sì. Il CIPE si era già pronunciato lo scorso agosto (LEGGI QUI), e sembrava cosa fatta. Poi però, pochi mesi dopo, l'intero iter si bloccò quando dall'Europa arrivarono dubbi sulla soluzione prospettata da Toninelli e chiese ulteriore documentazione. Ed è questo l'impasse che oggi sarebbe stato superato.

«Ben due governi sono andati compatti sul prosieguo della soluzione targata M5S - aggiunge il ministro -. Nonostante evidenti e ripetute manovre burocratiche e di palazzo per affondare l'opera, che non possiamo nascondere sotto al tappeto, la riunione odierna del Cipe di oggi ha definitivamente chiarito che non serve compiere ulteriori passaggi alla Commissione Europea e che si può finalmente andare avanti con il completamento dell'autostrada, grazie al miglior percorso possibile, individuato a suo tempo dall'ex ministro Toninelli. Non ho mai smesso di lottare per la soluzione più celere e conveniente per i cittadini cuneesi e sono felice che questo Governo sia fortemente determinato a portare a termine un'infrastruttura fondamentale per il territorio. Ringrazio tutti i cittadini che in questi anni mi hanno aiutata, non è stato semplice ma ne è valsa sicuramente la pena».

«Quello di oggi è un passaggio estremamente importante - commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Dopo la partenza dell’ospedale di Verduno, facciamo un nuovo passo avanti per completare un’altra grande opera che il nostro territorio aspetta da decenni. Non abbassiamo però la guardia e ora continuiamo a lavorare per l’apertura dei cantieri». «Siamo in presenza di una delibera e non più di una presa d’atto come la scorsa estate – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi –: il valore è diverso e la parola ‘definitivo’ può finalmente essere pronunciata. Ad agosto abbiamo dovuto rimettere in frigo lo spumante per festeggiare l’avvio dei lavori: speriamo di poterlo stappare ora simbolicamente con tutti gli attori che hanno consentito di arrivare al risultato di oggi. Il premier Conte mi ha telefonato per esprimere la sua soddisfazione ed annunciare la sua visita in Piemonte per accertarsi di persona dell’inizio dei lavori: un segnale di attenzione verso il territorio che ci fa molto piacere. Ora però continuiamo a monitorare e a spronare tutti i soggetti coinvolti affinché in pochi mesi si possano vedere gli operai lavorare sul moncone autostradale e terminare un’opera così importante».

La buona notizia è commentata anche dalla deputata PD cuneese Chiara Gribaudo: «Grazie alla Ministra De Micheli, che ha dato la necessaria attenzione a quei 9 km mancanti che per il Piemonte sono una vera e propria ferita, e ha consentito di arrivare a questo passo. Ora mi auguro che il concessionario non faccia scherzi, che i lavori inizino il prima possibile sul tratto già progettato e che si progetti alla svelta il tratto mancante. Oggi per scaramanzia non festeggio: lo farò quando passerò finalmente dal casello di quell'autostrada che noi cuneesi attendiamo da 20 anni».

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