Il “Mundo Quino”, parafrasando la sua stessa opera prima, è indissolubilmente legato al personaggio di Mafalda: la bambina piena di idee per migliorare il mondo resterà nell’immaginario collettivo uno dei personaggi più politici dell’intera storia del fumetto, e forse permette di raccontare qualcosa in più del suo autore e del contesto nel quale si sviluppò la sua coscienza artistica e civica.
In Quino, come in molti “pensatori” del secolo scorso prestati alle arti è assai complicato scindere l’elemento artistico da quello politico, inteso nella sua accezione più “civica”, specie se provenienti da un continente come quello sudamericano. L’America Latina del ‘900 è uno dei pochi continenti a essere stato toccato, se non in parte dalla seconda guerra mondiale, ma paradossalmente ne ha vissuto in maniera esponenziale gli stereotipi ed i paradossi che ne hanno anticipato e seguito quel periodo. Il peronismo e la fuga dei perseguitati politici di origine ebraica, molto vicini all’ideologia comunista di inizio secolo, l’influenza culturale spagnola nel periodo del franchismo ed i regimi dittatoriali dei Gorillas brasiliani, di Pinochet e dei colonnelli di Videla. In Sud America fu forte l’influenza di Che Guevara, del castrismo e di un’idea tanto utopistica, quanto mai più grandiosa dell’unità dei popoli latini, ma altrettanto pragmatica come la rivoluzione silente delle madri di Plaza de Mayo, o l’imposizione della forza militare da parte degli organi di Polizia.
Come spesso raccontano Gabriel Garcia Marquez, Neruda e tanti altri scrittori, è difficile descrivere l’animo di un continente così invischiato di emozioni dai toni forti e contrastanti, ed ecco che gli stessi personaggi del mondo di Quino, ne riflettono questo molteplice colore.
Non si disdegna la parola ferma, dura, talvolta forte e urlata, ma la si fa accompagnare da un’incrollabile fiducia nel dialogo tra le persone e nella pace, non senza un po’ di scetticismo e di cinismo. La ricerca del paradosso diventa così lo strumento per arrivare a scardinare la zona di conforto del lettore, un percorso che lo porti alla battuta “facile”, così come ad un pensiero qualunquista, per poi sovvertirne il piano di lettura lasciandoci specchiare nel nostro essere più reazionario. L’incrollabile voglia di libertà e di pensiero libero accompagneranno Quino per tutta la sua carriera ed in tutte le sue opere, quella libertà che mai forse è riuscita ad ottenere il suo amato continente.
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