Da oggi, giovedì 7 ottobre, la giovane Hind El Faqir, 24 anni, non ricoprirà più il ruolo di consigliera di minoranza a Dogliani. L'amministratrice ha rassegnato le proprie dimissioni con una comunicazione ufficiale, inviata all'Amministrazione.
L'abbiamo contattata poco fa e ci ha spiegato: «Una decisione che ho dovuto prendere davvero a malincuore, soprattutto perché mi sembra di fare un torto ai doglianesi che mi hanno sostenuta e hanno creduto in me. In due anni e mezzo di mandato abbiamo visto davvero di tutto e ci siamo trovati a dover gestire una delle emergenze più tremende della storia, come la pandemia da Covid. Purtroppo, proprio a causa delle restrizioni e dei ripetuti lockdown, non sono riuscita ad organizzare tutti gli eventi e le manifestazioni che avrei voluto, dedicate alla multiculturalità e all'integrazione tra le comunità del paese. Sono comunque molto soddisfatta di quello che sono riuscita a fare; nonostante il Covid infatti abbiamo promosso iniziative benefiche che hanno coinvolto la moschea, gli ospedali, il Comune e le persone in difficoltà. Questa esperienza mi ha insegnato moltissimo, ovviamente innanzitutto dal punto di vista tecnico: vedere ed entrare all'interno del meccanismo della "cosa pubblica" è interessante e istruttivo sotto diversi aspetti. Soprattutto però questa esperienza mi ha fatto crescere come persona, ho imparato ad ascoltare, a non giudicare, a comprendere le ragioni e i diversi punti di vista di ognuno, ho avuto la responsabilità di essere referente per i cittadini, mi sono fatta loro portavoce. Spero di essere stata all'altezza del mio ruolo e magari di essere anche riuscita a far ricredere qualcuno sul mio conto».
Dogliani sta attraversando un momento politico un po' burrascoso, con diverse polemiche che si susseguono, ci sono collegamenti con la tua decisione?
«Mi spiace che ci siano incomprensioni e polemiche, perché in Comune corriamo tutti nella stessa direzione e abbiamo tutti lo stesso obiettivo: fare il bene del paese. La minoranza poi ha il compito di vigilare e di "sorvegliare", facendosi sentire, se è necessario. L'intera Amministrazione è formata da persone intelligenti, serie e competenti, sono sicura che sedendosi tutti allo stesso tavolo si riusciranno ad ottenere risultati importanti per la comunità. Questa mia decisione non è però in nessun modo collegata alle polemica. Lascio il mio incarico perché sto per intraprendere una nuova esperienza lontana da Dogliani. Dovrò rimanere all'estero a lungo e, a distanza, non riuscirei ad impegnarmi come il paese merita».
«Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio di questi due anni e mezzo: la minoranza, la maggioranza, il sindaco, i dipendenti comunali, i moltissimi volontari che lavorano ogni giorno per il paese, i commercianti, tutti coloro che hanno creduto in me e tutti i doglianesi in generale. Vado via, ma Dogliani per me sarà sempre casa, sarà sempre amici, sarà sempre famiglia»