Con l’intento di fare del Consiglio pastorale parrocchiale od interparrocchiale lo strumento e lo spazio per il cammino sinodale, facendone una preziosa opportunità per vivere la “sinodalità dal basso”, il vescovo mons. Egidio Miragoli, con una lettera ai sacerdoti martedì e con il materiale apposito al riguardo trasmesso alle parrocchie, ha - tramite decreto - approvato lo Statuto dello stesso Consiglio pastorale, indicando modalità e tempi per il rinnovo di questo organismo di partecipazione ecclesiale.
IL CAMMINO SINODALE – «Vogliamo accogliere come provvidenziale il cammino sinodale che papa Francesco ci chiede, cercando di attuarlo nel migliore dei modi, tenendo conto delle nostre possibilità – ha scritto il vescovo ai sacerdoti della diocesi –. Secondo quanto richiesto, nei giorni scorsi è stato nominato il referente diocesano nella persona del prof. Daniele Claudio, della parrocchia di Dogliani. Il prof. Daniele è insegnante di religione e docente di teologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Gli siamo grati per aver accettato questo incarico che la CEI preciserà nei suoi compiti e nelle sue finalità».
«Circa la prima fase del cammino sinodale, dedicata all'ascolto seguendo i "dieci nuclei" proposti nel Documento preparatorio del Sinodo, nella riunione del Consiglio dei vicari del 19 ottobre, si è concordato, che nelle Zone e nella parrocchie si affronteranno i seguenti temi –ha aggiunto il vescovo –nei mesi di novembre-dicembre, i temi "ascoltare" e "prendere la parola" (nn. 2-3); nei mesi di gennaio-aprile, i temi "corresponsabilità nella missione" (n.5) e "discernere e decidere" (n. 9). In ogni Zona o parrocchia si valorizzeranno innanzitutto i momenti di incontro già previsti (es. incontri zonali dei sacerdoti, i Consigli parrocchiali o i gruppi). Per redigere la sintesi finale che ci è chiesta, sarà importante predisporre dei brevi testi riassuntivi del confronto».
I CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI O INTERPARROCCHIALI – «Il cammino sinodale ci offre l'occasione per rilanciare la costituzione e il rinnovo dei Consigli pastorali, tenendo conto dei cambiamenti intercorsi. La realtà delle nostre parrocchie è molto variegata; si è cercato pertanto di offrire delle indicazioni di massima. Ciò che conta è che ogni parrocchia o insieme di parrocchie abbia un organismo di aiuto al parroco, un organismo che permetta ed esprima la collaborazione e la partecipazione alla vita della comunità».
«Nel decreto sono stabilite delle date per procedere insieme – ha concluso il vescovo nella lettera –. Tuttavia questo mese di novembre sia utilizzato al meglio anche per spiegare alle comunità e ai collaboratori il senso del Consiglio pastorale. L'informazione e una maggiore consapevolezza aiuteranno certamente i fedeli in ordine anche alla loro disponibilità a parteciparvi. Senza nulla togliere all'intraprendenza personale dei parroci, si vedrà di mettere a disposizione anche del materiale cui attingere. Là dove si ritenesse opportuno e fattibile procedere con una votazione da parte dei fedeli, si suggerisce di utilizzare tutti la domenica 21 novembre, predisponendo delle schede che contengano almeno il doppio degli eleggibili che abbiano dato la loro disponibilità a partecipare. La votazione potrebbe essere fatta all'ingresso della Chiesa in occasione dell'arrivo dei fedeli alla Messa. Ognuno troverà comunque il metodo più opportuno. La valorizzazione di una stessa domenica permetterebbe un richiamo al tema e una sensibilizzazione generale anche tramite “L'Unione monregalese”. Quanto alla composizione del Consiglio pastorale, oltre alle indicazioni date, si suggerisce, specie per le parrocchie più grandi, di non costituire Consigli pastorali troppo numerosi. L'ideale potrebbe essere di una quindicina di persone complessivamente».
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