«Non me l’aspettavo davvero, ho cercato di impegnarmi più che potevo, ma è stata una sorpresa bellissima». Fra le tre parrucchiere selezionate in tutta Italia per il Goldwell Global Creative Award 2022, c’è infatti anche lei: Alessia Galleano, ventenne carrucese che lavora presso il salone “Teste fra le nuvole” di Jessica Borra a Farigliano. Il concorso è infatti tenuto a livello mondiale ed è organizzato dall’azienda Goldwell leader nel settore per i prodotti per capelli. Ora in palio c’è un posto per la finalissima ad Amsterdam, ma solo tra un mese si saprà chi tra Alessia e le altre due colleghe selezionate – la friulana Elisa Lanaro e la toscana Kristell Corsini – avrà l’onore di partecipare. L’abbiamo incontrata per porgerle alcune domande.
Complimenti Alessia, puoi spiegarci in cosa consisteva la tua prova?
Allora, io ho partecipato nella categoria “New talent colorist” che era riservata ai parrucchieri con meno di 5 anni di esperienza. Una ragazza si è offerta da modella, Nadina Barroero di Dogliani, e mi ha lasciato “carta bianca”. Così l’ho fatta venire in salone e ho iniziato a fare quello che avevo in testa. Per ultimare tutto il lavoro ci ho impiegato ben 8 ore. Le nostre colleghe estetiste si sono occupate del trucco e poi abbiamo effettuato lo shooting fotografico. Come da regolamento abbiamo dovuto, ahimè, selezionare una sola foto, entro il 15 maggio scorso.
Hai iniziato giovanissima in questo lavoro. Com’è nata questa passione?
Ad agosto compio ufficialmente tre anni di lavoro con Jessica da “Teste fra le nuvole”. Ma contando anche lo stage di scuola, sono quasi quattro anni. Mi trovo molto bene perché siamo uno staff giovane e davvero affiatato. Quella per i capelli è una passione che avevo fin da piccola, quando mi piaceva un sacco andare dalla parrucchiera. Alle Barbie facevo di tutto e pensate che una volta, a 4 anni, ho persino iniziato a tagliare i capelli a mia sorella più piccola. Mi ricordo poi bene il dopo, quando l'abbiamo portata dalla parrucchiera per farle sistemare i boccoli.
Più creatività o tecnica? Come definiresti la tua professione?
Da fuori sembra un lavoro meno complesso di quello che è. Ogni anno escono cose nuove e c’è bisogno di formazione continua. Non si può fare tutto “a sentimento”. Ci vanno, secondo me, principalmente tanta creatività e tanta manualità. Alla fine è quasi come se “dipingessi” su una testa. Poi, specialmente da noi, c’è sempre stata tanta innovazione sui colori. Ci vuole ovviamente un po’ di tempo per conquistare la fiducia del cliente, ma poi non c’è cosa più bella e gratificante.