Una compagine di 14 tiratori, l’unica a livello agonistico in tutto il Cuneese, in un movimento che sta raccogliendo attorno a sé sempre più entusiasmo e successi, specialmente dopo l’ultima partecipazione ai campionati italiani di tiro a segno a Bologna. Sono i numeri della squadra di Mondovì, e possono, all’apparenza, sembrare pure pochi, ma se consideriamo le dimensioni del poligono monregalese che conta 5 linee (ovvero, al massimo, cinque tiratori che possono esercitarsi in contemporanea) è invece un bellissimo traguardo. Che vuole segnare però ora un punto di partenza.
Dal 20 al 25 settembre scorsi erano in cinque i portacolori monregalesi a sfidarsi con i “big” del panorama italiano, compresi gli atleti dei gruppi sportivi che praticano questo sport a livello professionistico. Avevano infatti conquistato il pass per le finali tricolore Giorgia Candela (pistola ad aria compressa a 10 metri donne), Andrea Silvestri (carabina a 10 metri donne), la Juniores Caterina Borgna (carabina a 10 metri donne) e la giovanissima Allieva Isabella Calderati. Era qualificato anche Fulvio Brambilla tra le pistole a 10 metri, ma non ha poi preso parte alle gare. Il bilancio della spedizione è assolutamente positivo, impreziosito dalla splendida medaglia di bronzo della giovane Caterina Borgna con l’ottimo punteggio di 602,2. Le altre compagne di squadra non hanno raggiunto le finali, ma hanno avuto modo di confrontarsi ad un livello molto alto.
Giorgia Candela: «Sport "di testa"»
«Entrare in un poligono enorme come quello di Bologna, con 74 linee è stata un’emozione davvero forte», ci confessa la 23enne Giorgia Candela, rappresentante degli atleti di Mondovì. «Gareggiare assieme alle tiratrici di pistola più forti d’Italia, e non solo, rappresenta un orgoglio personale e un grande riconoscimento sportivo. Mi sono fermata a vedere le finali e ho avuto modo di imparare tanto. Poco lontano, a commentare le gare, c’era l’ex campione olimpico Roberto Di Donna». E alla domanda su come si sia avvicinata a questo mondo, ci risponde così. «Il tiro a segno fin da subito mi ha conquistata perché è uno sport sano, in cui la concentrazione, il saper gestire bene la propria mente e le proprie emozioni è fondamentale. Sono entrata al poligono di Mondovì quando avevo 18 anni e ho avuto la fortuna di conoscere il presidente Giorgio Sabbi e il tecnico federale Fulvio D’Alessandro, che stanno creando davvero un bel gruppo. Mi piace perché è uno sport di testa, dove competi prima di tutto con te stesso. Sparare sembra un gesto ripetitivo (le gare sono costituite da 60 colpi in 75’) ma in ogni tiro cambiano tante cose: la luce, la vista, persino le pulsazione del cuore. È complicato».
L'assessore Terreno: «Orgoglioso, pensiamo a una nuova sede»
«Sono molto contento e orgoglioso di avere nella nostra cittadina giovani sportivi di questo livello», commenta l’assessore allo Sport di Mondovì Alessandro Terreno. «La centralità dell'azione del Tiro a Segno monregalese, che non ricomprende solo la parte sportiva ma anche quella legata alla parte professionale del tiro, è sostenuta dalla nostra Amministrazione che si sta già adoperando al fine di supportare i futuri investimenti della sezione, a partire da quelli dedicati alla realizzazione di una nuova sede. Non si tratterà certo di un percorso facile ma l'impegno corale siamo certi potrà portare ad ottenere il risultato».
La scia di successi
In precedenza la squadra monregalese di pistola ad aria compressa si era classificata seconda ai Campionati Regionali Federali, mentre la squadra di carabina aveva raggiunto il quarto posto. Caterina Borgna, già campionessa regionale, e Francesco Castellino sono inoltre qualificati al Trofeo delle Regioni che si terrà a Napoli. Leonardo Cirasino, anche lui giovanissimo, ha vinto medaglia di bronzo al Trofeo CONI 2022.