LE NUOVE MISURE
Dal 26 aprile resta l'impianto dei "colori", ma tornano le zone gialle. Riaprono le attività di ristorazione solo per i posti all'aperto. Tornano in presenza le scuole di ogni ordine e grado (anche nelle zone arancioni, tranne dunque che nelle zone rosse).
Al momento resta il cosiddetto coprifuoco tre le 22 e le 5. Saranno possibili gli spostamenti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi; I cinema e i teatri potranno aprire all’aperto, ma anche al chiuso con una capienza limitata; dal 15 maggio le spiagge; a giugno riapriranno le palestre e da metà luglio le piscine all'aperto; da luglio i primi via libera agli eventi fieristici. «Nei luoghi all'aperto la diffusione del contagio è minore, un principio che si applicherà in una prima fase» ha sottolineato il ministro Speranza.
Il premier Draghi: «Si può guardare al futuro con un prudente ottimismo e fiducia. Provvedimenti varati in questi giorni si basano su tre piani: aperture, scostamento di bilancio e opere in cantiere». La scelta delle riaperture è: «Un rischio ragionato, fondato sui dati che sono in miglioramento che si fonda su una premessa: comportamenti come mascherine e distanziamenti devono essere osservati scrupolosamente. Se questi saranno osservati, la probabilità che si debba tornare indietro è molto bassa. E con i vaccini potremo affrontare il ritorno della malattia in maniera diversa».
Il ministro Speranza. «Le misure adottate nelle ultime settimane hanno prodotto dei risultati e in tutte le regioni il quadro epidemiologico è in miglioramento. L'Rt è a 0,8, l'incidenza è scesa. C'è stata anche un'accelerazione in corso sui vaccini. Sulla base di questi elementi possiamo dare il via ad un percorso graduale di ripresa al paese. Nei luoghi all'aperto la diffusione del contagio è minore, un principio che si applicherà in una prima fase alla ristorazione. Ci sarà una fase di transizione, ma non è corretto pensare ad un giorno "x" in cui finirà tutto. Puntiamo molto sui vaccini, più questo scudo resiste più potremmo pensare ad una stagione profondamente diversa.
Suoi temi economici le parole di Draghi testimoniano un cambio di rotta europeo: «La pandemia ha reso "legittimo" il debito e bisogna guardare al tema con occhi diversi e non è detto che le regole possano tornare quelle di prima. Il criterio principale diventa quello della crescita di un paese».
Ecco le ipotesi per le riaperture: ristoranti aperti, sì al cinema con mascherina e a distanza