Don Bruno Misuracchi è stato nominato direttore della Caritas diocesana, in sostituzione di don Francesco Tarò, “che ringrazio vivamente a nome di tutti per il prezioso servizio svolto in questo ambito per tanti anni”, ha scritto il vescovo nella comunicazione ai sacerdoti. La nomina di don Bruno Misuracchi ha la durata di un quinquennio. “Oltre alla stretta collaborazione con il vescovo, il moderatore della Curia e gli altri Uffici diocesani – recita il decreto vescovile di nomina – sarà premura di don Bruno Misuracchi tenere collegamenti anche con le realtà del territorio che operano a favore dei più svantaggiati”. Vien pure ricordato il compito della Caritas, che è quello di “animare la comunità ecclesiale al senso di carità verso le persone e le comunità in situazione di difficoltà ed al dovere di tradurlo in interventi concreti con carattere promozionale e ove possibile preventivo”. E “la nostra diocesi conosce in merito, una lunga e bella tradizione, grazie anche alla ‘Cittadella della carità’...”. Don Bruno Misuracchi continuerà ad essere anche parroco di Margarita.
Mons. Meo Bessone amministratore parrocchiale a Dogliani
Sabato scorso alla messa della sera a Dogliani, è stato il vicario generale don Flavio Begliatti, a comunicare alle comunità cristiane del paese la decisione del vescovo, tramite il decreto di nomina di mons. Meo Bessone ad amministratore parrocchiale. Il decreto vescovile ricorda che “volendo provvedere al bene spirituale delle Parrocchie dei santi Quirico e Paolo e san Lorenzo in Dogliani, resesi vacanti per accettazione della rinuncia presentata da rev. don Luigi Galleano”, il vescovo ha proceduto alla nomina dell’amministratore parrocchiale con i diritti e gli obblighi sanciti dal Codice di diritto canonico. “La nomina decorre dall’8 luglio 2018, fino a diversa determinazione”. «Siamo riconoscenti a don Luigino – ha scritto il vescovo – per la dedizione dimostrata nei lunghi anni di ministero come parroco e moderatore dell’Unità pastorale, e gli siamo grati fin d’ora per il servizio che ancora saprà rendere, in forma diversa, e sempre vivace, alla nostra Chiesa».