Sono quasi una quarantina i missionari e le missionarie che dalla diocesi di Mondovì sono ancora sulla breccia dell’impegno evangelizzatore nei vari continenti. Sono testimoni di una mission che li ha conquistati e spinti appunto sule frontiere del Vangelo, in particolare tra gli ultimi. Sono “tessitori di fraternità” come li indica il tema della Giornata missionaria mondiale prevista domenica 18 ottobre. Sono coloro che hanno risposto ad una chiamata importante, così come fece il profeta Isaia dicendo “Eccomi, Signore, manda me!”. E su questa frase emblematica è imperniato il messaggio di Papa Francesco per la stessa Giornata missionaria. Le parole di Jorge Bergoglio contengono un forte richiamo alla missione come “risposta, libera e consapevole, alla chiamata di Dio” che possiamo percepire “solo quando viviamo un rapporto personale di amore con Gesù vivo nella sua Chiesa”. Da qui nasce l’“Eccomi, manda me” di Isaia. Bergoglio ripropone Gesù – non possiamo mai dimenticarlo – come origine e senso della nostra esistenza, della nostra vocazione, del nostro credere. La missione matura e si alimenta nella relazione con il Signore risorto. Il Papa, in un altro passaggio, sottolinea che l’amore di Dio “è per ognuno e per tutti” e “chiede la nostra personale disponibilità ad essere inviati, perché Egli è amore in perenne movimento di missione, sempre in uscita da se stesso per dare vita”. È bella questa immagine dinamica dell’amore di Dio per l’umanità, che dovrebbe rispecchiarsi nel procedere verso i fratelli, specie quelli più fragili.
Intanto è attualissimo l’invito a prendere parte alla Veglia missionaria, venerdì 16 ott
Farsi “tessitori di fraternità, sulle frontiere della missione
Veglia missionaria venerdì 16 ottobre ore 20,30 nella parrocchiale del Ferrone a Mondovì. Sono una quarantina i monregalesi missionari nel mondo